Un gesto concreto per diminuire le scartoffie negli studi.
Una delle cause della crisi della medicina di famiglia è la burocrazia, ovvero tutto quel lavoro di ufficio e di “carte” che dev’essere svolto – spesso senza un vero bisogno – a scapito dell’attività medica vera e propria.
Fortunatamente, dopo un lavoro durato quasi un anno e grazie all’apporto del sindacato Fimmg, la Regione Toscana ha emesso una delibera che aiuterà i medici di medicina generale a sburocratizzare la propria attività. Ma cosa farà questo provvedimento nel concreto?
Prendiamo l’esempio di un cittadino che soffre di condizioni di salute irreversibili come l’incontinenza, la paraplegia, una nefropatia o il diabete: questa persona ha un cosiddetto “piano terapeutico”, ovvero un documento che limita l’uso dei farmaci e dei dispositivi medici che sono essenziali per lei o lui e che sono rimborsati dal Ssn. Si tratta di un insieme molto ampio di prodotti, che vanno dagli assorbenti e pannoloni ai dispositivi per le stomie e dai cateteri vescicali ai cibi specializzati per chi soffre di malattie ai reni, e periodicamente i medici di ognuno di questi cittadini dovevano rinnovare questi piani terapeutici anche se non era cambiato nulla. Quindi un obbligo inutile, che toglieva tempo al medico e impediva di fare più visite o soddisfare in tempi inferiori le richieste dei pazienti.
La delibera risolve proprio questa insensatezza: i piani sanitari che non vengono aggiornati verranno infatti rinnovati in automatico, con effetti due volte benefici per i cittadini come la Signora Nunziatina, che ha dato il suo nome alla delibera perché raccontando il suo rapporto con la burocrazia sanitaria aveva dato il via al processo di riforma. Da oggi in poi infatti un medico di famiglia dovrà effettuare una prescrizione periodica solo una volta, e ripeterla solo se e quando il piano terapeutico cambierà. La delibera amplierà inoltre i suoi effetti a più patologie e condizioni sanitarie nel 2025, come ad esempio le protesi e altri beni durevoli, aumentando di molto la platea dei cittadini che non dovranno più farsi aggiornare senza motivo il piano terapeutico.
Può sembrare poca cosa, ma la burocrazia è un “mostro” composto di centinaia e centinaia di piccole cose, di firme, timbri e documenti che presi singolarmente contano poco, ma prese tutte insieme diventano un peso insostenibile, particolarmente quando sono inutili. La delibera della Regione Toscana, nel suo piccolo, diminuisce questo carico e rende più facile ai medici di medicina generale fare il loro mestiere: non basterà certo da sola a risolvere la crisi della professione, ma è certamente un primo passo per migliorare la qualità della vita e del lavoro dei medici toscani.
(Photo credits: fulopszokemariann/Pixabay)