La cooperativa senese Medici 2000 raccoglie il plauso dell’Assessore Regionale Bezzini
25 anni dopo l’idea di 15 medici di famiglia di Siena e provincia ha creato una realtà con quasi 300 soci, 150 posti di lavoro e 4 milioni di fatturato, che hanno permesso di dare ai cittadini più servizi sanitari e di migliore qualità. È questa la storia della Cooperativa Medici 2000, che ha recentemente festeggiato i suoi primi 25 anni di vita con un evento al quale hanno partecipato ospiti come l’Assessore Regionale alla Sanità Bezzini e il Direttore Generale di Legacoop Granero, con i saluti del Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Filippo Anelli e del suo corrispettivo per la Provincia di Siena Giuseppe Monaco.
La cooperativa ha permesso ai medici di “fare sistema” fra loro, mettendo in comune le risorse per dotarsi di strumenti, studi, servizi e personale: un’intuizione che oggi vede la società gestire 8 Case della Salute e altrettanti centri medici nella provincia di Siena. Il tutto – a differenza delle cooperative di ‘gettonisti’ – in strettissima collaborazione con il settore pubblico. Medici 2000 fornisce infatti servizi ai medici soci, che li pagano di tasca propria per svolgere meglio il loro lavoro: tutti gli utili vengono poi reinvestiti nella cooperativa stessa per potenziarne le attività. E i risultati nel corso del tempo sono stati positivi per i medici come per i cittadini, come sottolineato da Caterina Xue Hai Chiesa, coordinatrice della cooperativa: “ha permesso di sviluppare un modello organizzativo che ha portato a una valorizzazione della professione dei medici, con un ampliamento dei servizi a favore dei pazienti”. Vantaggi riconosciuti anche dall’Assessore Bezzini. “Medici 2000”, ha infatti dichiarato, “è un riferimento non solo per Siena ma per il panorama toscano e nazionale, perché ha contribuito alla cultura del lavoro di squadra. La cooperativa ha dato un contributo molto importante anche per il rapporto fiduciario che c’è tra i medici e i cittadini, che è un valore e va mantenuto. È così che si creerà la sanità territoriale di domani: dobbiamo proseguire insieme su questa strada”.
Da questo punto di vista Siena e la Toscana sono divenute un esempio da seguire per molti territori, come riconosciuto anche da Gianluigi Granero, Direttore Generale di Legacoop: “Il mondo della cooperazione investe sulle professioni del futuro”, ha sottolineato, “crede nell’associazionismo di tutte le forme di lavoro perché al suo interno ha la cultura della ricaduta sociale”. Un risultato che “non sarebbe stato possibile senza l’autonomia organizzativa e lavorativa dei medici”, ha sottolineato il Segretario Generale Fimmg Silvestro Scotti, “perché forme associative come questa si sono tradotte in servizi sanitari migliori per i cittadini, senza dover toccare né la natura contrattuale dei medici di famiglia né il rapporto fiduciario. Siamo aperti a un confronto reale e leale, la nostra è stata un’organizzazione sindacale capace di assumersi le proprie responsabilità e favorevole a avoluzioni che si muovano nel rispetto del Sistema Sanitario Nazionale. Chiediamo però un impegno dell’offerta assistenziale medica ai giovani medici e ai cittadini”.
“La sanità territoriale”, conclude Maurizio Pozzi, Presidente della cooperativa Medici 2000, “dovrà supportare la domanda di salute di una popolazione sempre più anziana e che soffre di patologie croniche. Il Covid ci ha dimostrato che il territorio va presidiato in un modo diverso, e la presa in carico dei medici di famiglia – che è ‘a tutto tondo’, continua nel tempo e capillare sui territori – è la chiave per farlo. La nostra cooperativa è stata pionieristica a livello nazionale e ha avuto un ruolo importante in questo: lo avrà anche in futuro”.
